F.A.Q.

Siamo tenuti a riconoscere queste liberalità in natura?

Assolutamente no, si tratta di liberalità riconosciute spontaneamente dalle Aziende in particolari ricorrenze (anniversari, festività natalizie, ecc.)

 

E’ possibile erogare la liberalità sotto forma di buoni spesa acquistati presso un supermercato oppure di buoni benzina, consegnandoli ai lavoratori?

Si, purché nel limite previsto pro-capite, trattandosi di una erogazione in natura e non in denaro.

 

Possiamo riconoscere la liberalità solo ad una parte dei lavoratori, nel limite annuo previsto, senza che venga meno l’esenzione da ritenute fiscali e contributi?

Si, purchè si possa dimostrare che tali lavoratori fanno parte di un'unica categoria (es. solo se di sesso femminile, solo se inquadrati nello stesso livello, solo se addetti alla stessa lavorazione, solo se occupati in una sede operativa ecc.).

 

Possiamo riconoscere la liberalità più volte nell’anno agli stessi lavoratori, senza che venga meno l’esenzione da ritenute fiscali e contributi?

Si, tenendo però presente che per ogni lavoratore, se si superasse il limite previsto, l’intero importo andrebbe assoggettato a ritenute fiscali e a contributi, come fosse una erogazione in denaro. 

 

Possiamo sostituire la liberalità in natura con una erogazione in denaro?

No, perché l’importo corrispondente sarebbe assoggettato a ritenute fiscali e a contributi.

 

Come dobbiamo comunicarvi gli importi riconosciuti a ciascun lavoratore in questa forma?

Con un semplice messaggio tramite posta elettronica, eventualmente allegando una lista se il numero dei lavoratori lo richiedesse.

 

Possiamo dire ad un dipendente che il buono spesa gli viene consegnato per il lavoro prestato?

No, perché non si tratterebbe più di liberalità, ma di retribuzione da assoggettare a contributi e ritenute